Albania: Il parlamento approva le modifiche della legge per gli stranieri

Secondo il governo, la legge mira a fornire facilitazioni per gli stranieri che vogliono venire in Albania per lavoro o turismo

 

Ieri 12 febbraio 2020 con 89 voti a favore, 14 contrari e 1 astensione, sono stati approvati le modifiche della legge “sugli stranieri”, che prevede procedure semplificate per il rilascio dei visti d’ingresso in Albania.

L’argomento discusso nella sessione parlamentare ha suscitato dibattiti accesi tra la nuova opposizione e la maggioranza. Secondo i socialisti, questi cambiamenti avranno un effetto diretto sull’aumento del numero di stranieri che vedono l’Albania come un’opportunità di lavoro, sostenendo che è molto importante in un momento in cui vi è una carenza di manodopera qualificata anche in vista della ricostruzione post terremoto.

Tuttavia, il nuovo parlamentare dell’opposizione Ralf Gjoni si è fortemente opposto alle modifiche. Nel suo discorso in aula, Gjoni ha affermato che si tratta di una bugia, che le modifiche siano legate al terremoto, essendo stata messa in consultazione pubblica due mesi prima, ovvero il 19 settembre 2019. Inoltre Gjoni ha sottolineato che non sono state consultate le parti interessate e società civile, aggiungendo che le modifiche porteranno ad un aumento di immigrati arrivati da paesi terzi.

Ralf Gjoni: State dicendo agli albanesi di andare via per sostituirli con immigrati arrivati dal terzo mondo

“Perché mentite così palesemente? Questo disegno di legge non ha nulla a che fare con il terremoto. Avete pubblicato questa legge per la consultazione pubblica online per 20 giorni in data 19 settembre 2019. Quindi due mesi prima del terremoto di novembre. Inoltre, non avete consultato nessuna delle organizzazioni coinvolte o la società civile. Perché non esiste uno studio approfondito sulle esigenze del mercato del lavoro? È chiaro che questo governo sta dando una mano allo spopolamento dell’Albania da parte degli albanesi “, ha detto Gjoni al parlamento.

 

La replica di Taulant Balla

In risposta a Gjoni, il presidente del gruppo parlamentare del Partito Socialista Taulant Balla e il deputato Ulsi Manja hanno dichiarato che i cambiamenti hanno semplicemente rimosso le procedure burocratiche, che non toccano le verifiche da parte dei servizi di intelligence o di altre strutture.

“Forse hai consultato la legge sbagliata perché questa non ha nulla a che fare con la tua discussione. Dimmi in quale comma è cambiata la procedura del rilascio di visto? In nessun momento. Per coloro che non lo sanno, esiste una procedura che passa attraverso i servizi di intelligence. Abbiamo semplicemente evitato dei prolungamenti che abbiamo considerato inadatti: non sarà più necessario tutto quel andirivieni; andare al consolato, l’intervista, e poi presentarsi tra due settimane per ottenere un visto. Tutti sono verificati online e quindi valuteremo se qualcuno di loro rappresenti un rischio per la sicurezza del paese, o destinato a finire come immigrato clandestino.

In che cosa consistono le modifiche della legge?

Secondo il governo, la legge mira a fornire facilitazioni per gli stranieri che vogliono venire in Albania per lavoro e / o turismo. Uno dei servizi previsti dalla legge è l’applicazione del visto elettronico, che secondo i relatori influenzerà sull’agevolazione delle procedure per gli stranieri che vogliono venire in Albania, negli stati dove il nostro paese non ha sedi diplomatiche. Inoltre, per affrontare la situazione nel nostro paese, dove a seguito del sisma che ha causato danni ingenti alle abitazioni di due dei comuni più popolosi del paese, si propone di impiegare cittadini stranieri in settori vari, al fine di porre rimedio alla mancanza di mano d’opera necessaria per la ricostruzione. In questo contesto gli stranieri che entreranno nel paese saranno esonerati dall’obbligo di ottenere un permesso di lavoro e un certificato di registrazione d’impiego.

Secondo i dati dell’istituto di statistica nazionale (Instat) del 2019, sono 14.162 i cittadini stranieri con permesso di soggiorno che vivevano e lavorano in Albania (dettagli)

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